smaltimento rifiuti ospedalieri

Secondo una statistica in Italia, ogni giorno, si producono circa 1000 tonnellate di rifiuti sanitari pericolosi e nella maggior parte dei casi, purtroppo, non vengono gestiti nella maniera adeguata.

Per questo diventa sempre più importante per gli addetti riconoscere e gestire le varie tipologie di rifiuto.

La gestione dello smaltimento dei rifiuti sanitari è complessa e molto importante e deve essere eseguita in accordo alle norme del D.Lgs 152/2006, che è conosciuto anche come “Testo unico Ambientale” e del DPR 254/2003, norma nella quale si trovano sia le indicazioni che le disposizioni per questo particolare tipo di rifiuti.

Come fare quindi per lo smaltimento sanitari?

Roma Servizi, da oltre 30 anni nel panorama della gestione e dello smaltimento rifiuti sanitari, garantisce soluzioni personalizzate per aziende e privati che decidono di effettuare tale servizio secondo quanto disposta dalla normativa vigente, in materia di smaltimento e salvaguardia ambientale. 

Contattaci e richiedi una consulenza con un nostro operatore, che saprà orientarti verso la soluzione più adatta alle tue esigenze, offrendoti una un preventivo gratuito e senza impegno.

Gestione Rifiuti Sanitari

La gestione e lo smaltimento rifiuti sanitari è un tema abbastanza complesso, per questo regolamentato da normativa DPR 254/03, allo scopo di tutelare l’ambiente, la salute pubblica ed effettuare dei controlli efficaci al fine di evitare danni e sanzioni. 

Inoltre, tale decreto, prevede dei corsi di formazione per tutto il personale addetto alla gestione di tali rifiuti, provenienti proprio da strutture sanitarie pubbliche e private. Per il corretto smaltimento sarà opportuno fare una vera e propria differenziazione di tali rifiuti:

gestione rifiuti ospedalieri

Importante: eliminare tali rifiuti in contenitori sbagliati può causare gravi danni, per questo esiste una normativa di gestione che DEVE essere rispettata. 

Roma Servizi ti aiuta e riesce a gestire nella maniera corretta lo smaltimento rifiuti sanitari, senza il rischio di sanzioni e problemi all’ambiente o alla salute degli addetti.

Smaltimento dei rifiuti ospedalieri

Le varie tipologie di rifiuti portano ad una diversa gestione secondo il gruppo al quale appartengono.

Ad esempio quelli sanitari non pericolosi e quelli pericolosi ma che non presentano un rischio infettivo, devono essere trattati in accordo al quanto previsto nel D.lgs 152/2006 e quindi sono soggetti alle disposizioni relative ai rifiuti speciali.

Pertanto è necessaria una loro corretta classificazione e gestione del deposito temporaneo. Deve essere altresì garantita la tracciabilità mediante l’utilizzo del FIR, del registro relativo a carico e scarico dei rifiuti e del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale.

I rifiuti sanitari che presentano un rischio infettivo, proprio a causa delle loro caratteristiche devono essere gestiti con precauzioni particolari in modo da evitare pericoli di infezione. Il deposito temporaneo di questi rifiuti deve quindi essere attuato seguendo particolari modalità, così come il deposito preliminare e la fase di trasporto.

Le operazioni di smaltimento sono quelle di sterilizzazione e termodistruzione, che vengono eseguite all’interno di impianti autorizzati. Anche i rifiuti speciali che vengono prodotti fuori dalle strutture sanitarie ma che hanno uguali caratteristiche di infettività “HP9”, devono essere gestiti con lo stesso criterio. In questa categoria rientrano ad esempio quelli dei terreni di coltura che sono stati contaminati da agenti patogeni.

Chi produce rifiuti speciali, sia che si tratti di una struttura sanitaria che di una attività di altro tipo, prima dell’affidamento degli stessi a chi si occupa del loro smaltimento o del recupero, deve organizzare all’interno della struttura che li produce, uno spazio idoneo che viene definito “deposito temporaneo“. 

rifiuti sanitari

Le indicazioni per la realizzazione di questo spazio sono contenute nel D.lgs 152/06. Oltre a questo devono essere predisposti gli appositi registri di carico e scarico. Per una corretta gestione della raccolta, smistamento e smaltimento dei rifiuti sanitari, tutti gli addetti devono ricevere un adeguato addestramento con formazione e informazione relativa ai rischi e alle procedure.

Possibile portare presso una discarica rifiuti sanitari?

Eliminare i rifiuti sanitari richiede un procedimento specifico e professionale, non possono essere portati presso discariche autorizzate dai privati, dovranno essere smaltiti responsabilmente sia che si tratti di rifiuti sanitari pericolosi che non pericolosi.

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Eliminare i rifiuti sanitari in contenitori non appositi o nell’ambiente o in discariche non autorizzate può causare seri rischi per la salute dell’ambiente e delle persone. 

Basti solo pensare che gli aghi infetti, i farmaci scaduti o i contenitori con termometri a mercuri o materiali a rischio infettivo dovranno essere destinati all’incenerimento tramite lo smaltimento rifiuti sanitari con aziende specializzate e professionali. 

Procedura Smaltimento Rifiuti Speciali

La gestione dei rifiuti sanitari va effettuato secondo determinate procedure e disposizioni, che partono proprio dagli operatori che lavoro a contatto con tali materiali.

Ogni operatore deve SEMPRE essere dotato di DPI – Dispositivi di Protezione Individuale – e seguire la procedura inerente la gestione delle varie tipologia di rifiuto con cui si trova a contatto.

In questa categoria possiamo trovare garze, guanti, cannule, drenaggi, cateteri, fleboclisi, mascherine, rifiuti contaminati da feci e urine infette, inoltre possiamo inserire anche taglienti come aghi, siringhe e lame. 

Questo tipo di rifiuti infatti, dovranno essere smaltiti in appositi contenitori rigidi, al cui interno ci sarà un sacco ben agganciato al bordo. Vediamo insieme la procedura per il coretto smaltimento rifiuti sanitari pericolosi infettivi.

  • Iniziamo indossando i guanti, eventualmente anche due paia, divisa, occhiali di protezione, maschera protettiva e scarpe antinfortunistica; eliminare i rifiuti negli appositi contenitori, differenziando il cartone per scarti taglienti e non liquidi, la plastica rigida per taglienti e oggetti appuntiti, infine le taniche per i liquidi. 
  • Si dovrà poi verificare che il contenitore sia stato riempito per non più di 3/4, controllare se ci sia l’eventuale presenza di oggetti taglienti e poi richiudere il sacco senza MAI schiacciare il contenuto con le mani. 
  • Per concludere, eliminare i guanti utilizzati per l’operazione negli appositi contenitori, lavarsi le mani e identificare i sacchi con etichette in cui si specifica il tipo di rifiuto, il reparto, l’ente di provenienza e la data dello smaltimento. 

Come già specificato, in questa categoria troviamo i rifiuti a rischio chimico, che principalmente arrivano da laboratori analisi e diagnostica. 

Si tratta di soluzioni acquose di lavaggio, miscele di solventi e reagenti scaduti, oppure di materiali come amianto, lampade fluorescenti, batterie e componenti contenenti mercurio, altamente tossico se liberato nell’ambiente.

Ovviamente, in base al tipo di rifiuto si dovrà adottare la giusta soluzione per lo smaltimento, ad esempio le miscele di solventi andranno trasfuse in fustini di plastica, mentre i reagenti scaduti andranno smaltiti nelle confezioni originali. 

Gli altri rifiuti vanno eliminati in contenitori di plastica a chiusura ermetica, così da non rischiare dispersioni di alcun tipo. Ecco la procedura per il corretto smaltimento e conferimento all’azienda incaricata allo smaltimento.

Sarà necessario indossare i guanti e tutti i dispositivi individuali di sicurezza, poi si dovrà richiudere le taniche e i contenitori  di plastica in modo ermetico, non sarà necessario disinfettare la parte esterna dei contenitori ma non si dovrà MAI miscelare liquidi diversi. 

Infine, si depositano i contenitori in appositi locali di stoccaggio, in attesa che l’azienda di riferimento autorizzata passi a ritirarli.

Sotto questa categoria possiamo racchiudere tutti quei rifiuti che non presentano caratteristiche di pericolosità, come ad esempio, gli scarti assimilabili agli urbani.

I contenitori per i rifiuti sanitari non pericolosi possono essere riutilizzati ma dovranno essere adeguati alla quantità di scarti da smaltire.

La procedura in questi casi è molto semplice e non comporta rischi per il personale, infatti, basterà indossare dei semplici guanti, utilizzare i sacchetti di colore uniforme alla regolamentazione comunale e il ritiro potrà essere effettuato dall’impresa di pulizie, presente in struttura. 

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Normativa rifiuti ospedalieri

Lo smaltimento rifiuti sanitari a livello nazionale, è normata dal D.Lgs 152/2006, noto anche come Testo Unico Ambientale e da un recente decreto, il DPR 254/2003, che pone le indicazioni per la corretta gestione dei rifiuti sanitari e ospedalieri.

rifiuti speciali sanitari

L’approvazioni di tali decreti è fondamentale per garantire elevati livelli di tutela dell’ambiente e della salute pubblica, attraverso l’attuazione della loro corretta gestione. 

Roma Servizi garantisce massima professionalità nello smaltimento e completa elasticità nello svolgimento, sempre con la massima attenzione alle tue richieste.

Secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge, lo smaltimento rifiuti sanitari dovrà avvenire secondo la seguente modalità:

Per tale smaltimento sarà necessaria la stipula di un contratto con canone annuale o con richieste periodiche da parte del cliente.

Grazie all’efficienza dei nostri sistemi di pianificazione ci saranno dei veri e propri ritiri automatici, sempre come previsto da contratto. 

Ovviamente nei costi di gestione troviamo anche quelli inerenti gli adempimenti normativi, che riguardano formulario, identificazione del rifiuto e registro di carico e scarico.

Installazione contenitore sanitario con capienza 60 Lt per la raccolta rifiuti sanitari a rischio infettivo. 

Inoltre, ogni nostro intervento è personalizzato in base alle tue richieste ed esigenze, con la possibilità di definizione del numero dei ritiri.

Roma Servizi garantisce un servizio chiaro, professionale e sicuro, così da poter affidare la corretta gestione e smaltimento rifiuti sanitari a esperti del settore. 

La nostra azienda garantisce diversi tipi di smaltimento e altri servizi per privati e azienda in cerca di collaboratori seri e professionali, contattaci per una consulenza personalizzata e gratuita. 

Smaltimento Rifiuti Sanitari Roma: perché rivolgersi ai professionisti?

Lo smaltimento dei rifiuti sanitari a Roma è essenziale per proteggere la salute e la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente. Quando si tratta di smaltire i rifiuti sanitari, i requisiti sono spesso molto severi e richiedono conoscenze e attrezzature specializzate. Le aziende specializzate nello smaltimento dei rifiuti sanitari hanno la competenza e l’esperienza necessarie per garantire che tutti i rifiuti vengano smaltiti in modo sicuro, in conformità alle normative locali.

Le aziende specializzate nello smaltimento dei rifiuti sanitari hanno accesso agli strumenti necessari, come fodere per i bidoni, guanti, maschere, spray disinfettanti e altri dispositivi di protezione, che le aiutano a intraprendere un processo di sanificazione sicuro e legale. Inoltre, sono in grado di fornire consigli sulle migliori pratiche in materia di smaltimento dei rifiuti, aiutandovi a evitare costosi errori o multe dovuti alla non conformità alle normative.

1. Oggetti taglienti: Aghi, siringhe, bisturi, lancette e altri oggetti taglienti che possono causare lesioni se non vengono maneggiati correttamente.
2. Rifiuti patologici: Tessuti umani, parti del corpo e fluidi provenienti da procedure mediche e autopsie.
3. Farmaci: Farmaci non utilizzati o scaduti e farmaci chemioterapici che possono contenere sostanze chimiche pericolose.
4. Rifiuti infettivi: Qualsiasi materiale contaminato da sangue o fluidi corporei che potrebbe trasmettere malattie. Sono compresi articoli come bende, garze, guanti monouso e biancheria sporca.
5. Rifiuti genotossici: Materiali contenenti agenti cancerogeni o metalli pesanti che possono causare mutazioni genetiche se rilasciati nell’ambiente.

Rischi per la salute:
1. Infezioni: Lo smaltimento improprio dei rifiuti sanitari può portare alla diffusione di malattie infettive, tra cui l’HIV/AIDS e l’epatite B e C. Ciò è particolarmente vero quando aghi e altri oggetti taglienti non vengono smaltiti correttamente.
2. Contaminazione: I rifiuti sanitari non smaltiti correttamente possono contaminare il suolo e le fonti idriche, con il rischio di contaminazione da parte di batteri o virus che possono causare gravi malattie o addirittura la morte.
3. Allergie: Alcuni rifiuti sanitari, come i guanti in lattice, possono contenere allergeni che possono causare una reazione allergica se esposti a persone o animali.
Rischi ambientali:
1. Inquinamento: I rifiuti sanitari smaltiti in modo improprio possono rilasciare tossine nell’ambiente, causando l’inquinamento di aria, acqua e suolo. Questo inquinamento può avere un impatto sugli ecosistemi, danneggiare le specie selvatiche e persino contaminare le fonti di acqua potabile.
2. Tracimazione delle discariche: Se i rifiuti sanitari non vengono smaltiti correttamente, possono accumularsi nelle discariche, dove occupano spazio prezioso e possono rilasciare sostanze chimiche nocive nell’ambiente durante la decomposizione.
3. Rilascio di rifiuti pericolosi: Lo smaltimento improprio dei rifiuti sanitari può portare al rilascio di materiali pericolosi come il mercurio o le radiazioni che, se non adeguatamente contenuti, possono avere un effetto devastante sugli ecosistemi locali e sulla salute umana.

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1. Sviluppare un piano di gestione dei rifiuti: In primo luogo, creare un piano di gestione dei rifiuti completo che delinei i tipi di rifiuti medici da smaltire, le procedure di manipolazione e stoccaggio, i metodi di trasporto e i processi di smaltimento. In questo modo si garantisce l’esistenza di un sistema per gestire in modo sicuro i rifiuti sanitari e ridurre il rischio di contaminazione.
2. Seguire le normative locali: Assicuratevi di seguire tutte le leggi e le normative locali in materia di smaltimento dei rifiuti medici. In alcune aree potrebbe essere necessario ottenere permessi o licenze speciali prima di smaltire determinati tipi di rifiuti medici.
3. Scegliere un metodo di smaltimento appropriato: I metodi più comuni per lo smaltimento dei rifiuti medici sono l’incenerimento, l’autoclave (sterilizzazione con vapore) e la disinfezione chimica (con sostanze chimiche come il cloro). Scegliete il metodo più appropriato per il tipo di rifiuti sanitari che state trattando.
4. Stabilire procedure di gestione adeguate: Creare politiche per la gestione e lo stoccaggio dei rifiuti sanitari prima dello smaltimento. È importante tenere separati i materiali contaminati da quelli non contaminati per evitare la contaminazione incrociata o la diffusione di infezioni. Anche i contenitori contenenti materiali contaminati devono essere etichettati correttamente.
5. Utilizzare dispositivi di protezione individuale adeguati: Assicurarsi che il personale coinvolto nella manipolazione o nel trasporto di materiale pericoloso o infettivo utilizzi dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati. Questi possono includere guanti, maschere, camici, occhiali o altri dispositivi di protezione specifici per il tipo di materiale manipolato o trasportato.
6. Formare il personale sui protocolli corretti: Organizzare sessioni di formazione regolari per tutti i membri del personale coinvolti nella manipolazione o nello smaltimento dei rifiuti sanitari, in modo che sappiano come gestirli correttamente secondo i protocolli e le procedure stabilite.

I costi del servizio di smaltimento dei rifiuti sanitari possono variare a seconda del tipo e della quantità dei rifiuti. In genere, il prezzo è determinato da una serie di fattori, tra cui il tipo e il volume dei rifiuti, la distanza di trasporto e le tariffe di smaltimento locali. La maggior parte delle aziende che si occupano di smaltimento dei rifiuti sanitari offre anche servizi come la distruzione sicura, la gestione dei materiali pericolosi e la rendicontazione della conformità ambientale. Questi servizi aggiuntivi possono aumentare il costo complessivo del servizio.

1. Disporre di un piano per smaltire correttamente tutti i rifiuti sanitari, ad esempio assicurandosi che i dispositivi taglienti e altri materiali pericolosi siano smaltiti separatamente dalla normale spazzatura.
2. Assicurarsi di etichettare e conservare correttamente i rifiuti medici per il loro corretto smaltimento.
3. Assicurarsi che tutti i contenitori utilizzati per lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti medici siano chiaramente etichettati e chiusi in modo sicuro quando non vengono utilizzati.
4. Contattare l’agenzia locale per la protezione dell’ambiente o la struttura sanitaria per conoscere le normative specifiche sulle modalità di smaltimento dei rifiuti medici nella propria zona.
5. Educare i membri del personale sull’importanza di metodi di smaltimento corretti per i rifiuti medici e fornire sessioni di formazione regolari per garantire che seguano i protocolli di sicurezza quando smaltiscono i materiali pericolosi.